

Masturbazione, pornografia e sesso virtuale
La masturbazione, la pornografia e il sesso virtuale sono espressioni comuni della sessualità umana, che possono avere un impatto molto diverso a seconda del contesto, della frequenza, della motivazione e del significato che assumono nella vita di ciascuno.
Possono rappresentare un’esperienza intima di esplorazione e conoscenza di sé, un modo per connettersi con il proprio corpo, nutrire la fantasia e mantenere viva l’eccitazione erotica. Allo stesso tempo, possono accompagnare momenti di distanza o solitudine, o semplicemente rispondere a curiosità e desiderio di stimolo.
A volte, però, queste pratiche diventano un rifugio esclusivo o l’unico modo in cui si vive la sessualità. Possono rispondere a bisogni emotivi non riconosciuti, come stress, ansia, solitudine, insoddisfazione, e trasformarsi in una fonte di disagio. È in questi momenti che può essere utile fermarsi ad ascoltarsi con maggiore attenzione.
Possibili problematiche
Possibili soluzioni
Un percorso sessuologico non giudica, ma accoglie e ascolta. Non esiste un numero “giusto” di volte in cui masturbarsi o guardare pornografia: ciò che conta è come ci si sente, cosa si sta cercando, e che impatto hanno queste pratiche sulla propria vita e sulle relazioni.
Attraverso il confronto con un professionista, è possibile dare un significato a ciò che si vive, riconoscere eventuali bisogni emotivi nascosti, ritrovare equilibrio e costruire un rapporto più libero, consapevole e sereno con il piacere e l’intimità. Un modo per restituire profondità alla sessualità, al di là di schemi e aspettative.
